Da Roma un progetto di co-housing per vivere una vecchiaia rivoluzionaria si presenta all'Italia. In un incontro alla Casa Internazionale delle donne, a fine settembre, Thérèse Clerc, 85 anni e madre di quattro figli, ha raccontato come ha realizzato il suo progetto per cambiare l’immagine della vecchiaia, e il modo di viverla.
La “Maison de Babayagas”, aperta nei pressi di Parigi, è la madre di tutte le case delle streghe. Nata a Montreuil, ospita in co-housing 20 donne anziane; che hanno a disposizione piccoli appartamenti autonomi di 35 mq, al costo medio di 420 € al mese, dentro una struttura con molti spazi comuni, in cui la vita è organizzata attivamente, in stretta relazione con le attività sociali e creative del quartiere e della città. L’attivismo sociale è un elemento chiave per l’accesso alla casa, perché considerato necessario per invecchiare bene: “Le femministe invecchiano meglio per il senso dato alla loro vita, cosa che garantisce una migliore salute mentale; ma il progetto nasce anche da considerazioni di vita vissuta: quando ho assistito per cinque anni mia madre fino alla fine della sua vita è stata molto dura, avevo quattro figli che si sposavano, soffrivano e divorziavano; mi son detta che avrei fatto in modo che loro non dovessero affrontare la stessa esperienza”.
Il concetto è dunque: invecchiare insieme, invecchiare meglio, farlo attivamente, sostenendosi reciprocamente, senza pesare sui figli e rendendosi partecipi della vita sociale. Nel febbraio 2013, dopo una battaglia durata 10 anni, Thérèse è finalmente riuscita ad aprire la sua “Maison de Babayagas” investendo 4 milioni di euro: pagati per metà da istituzioni pubbliche (fra cui il comune di Montreuil) e per l’altra metà attraverso un mutuo bancario "per servizi pubblici".
Le linee guida della convivenza sono autogestione, in quanto la casa è governata da un “consiglio di amministrazione” eletto dalle abitanti; solidarietà, perché è uno spazio aperto al quartiere, in cui si organizzano attività con i giovani e gli immigrati; ecologia, perché è concepita secondo sistemi di risparmio, riutilizzo di risorse, consumi di prodotti a km zero.
Ma il suo vero segreto è: fiducia in sé stesse, fiducia nelle altre. E' questo il terreno meraviglioso in cui, solo, un simile progetto può fiorire ed espandersi. E lo fa: la “Maison de Babayagas” sta facendo scuola e ispirando ormai realtà simili in diversi paesi.
Ma il suo vero segreto è: fiducia in sé stesse, fiducia nelle altre. E' questo il terreno meraviglioso in cui, solo, un simile progetto può fiorire ed espandersi. E lo fa: la “Maison de Babayagas” sta facendo scuola e ispirando ormai realtà simili in diversi paesi.
Qualcuna su facebook già commenta: non vedo l'ora di diventare vecchia per andare alla Casa delle Streghe. Vogliamo una Casa delle Streghe in ogni città!
BELLISSIMO PROGETTO! Il mio blog PAROLA DI STREGA (tanto per dire...) è a disposizione. Firmato: la strega.
RispondiElimina:) grazie della visita, dell'apprezzamento e della disponibilità: è così che anche idee nascoste possono diventare grandi progetti, sospinti dalla volontà di molti
EliminaFantastico!!!
RispondiEliminaProgetto a dir poco stupendo
RispondiEliminaThérèse, compiuti tutti i propri compiti, se ne è andata!
RispondiEliminahttp://politicafemminile-italia.blogspot.it/2016/02/therese-clerc-la-donna-che-sapeva-amare.html
lasciandoci un sacco di cose da fare... chi parte con la prima casa delle streghe in Italia??
se sapete, fateci sapere.