martedì 24 settembre 2013

15 22 Installazione: il 25 settembre davanti a Montecitorio

Lui rispetta. Lei vale. Gli studenti lo dicono, insieme, invitando le istituzioni a farsi carico del problema della violenza a partire dalla scuola e dalle generazioni future. 25 settembre 2013, dalle 7emezza del mattino: 4 ore di performance davanti a Montencitorio. 
Con i testi di Pina Debbi e la regia di Tiziana Sensi, l’installazione narra due percorsi paralleli che si specchiano.
Il primo è la rappresentazione teatrale di “15 22” [il numero del centralino antiviolenza], una via crucis della violenza in tutte le sue forme, il secondo è l’installazione artistica che promuove il nuovo scenario di una relazione paritaria possibile tra uomo e donna, basata su solidarietà, collaborazione, rispetto per la diversità e sulla consapevolezza di sè che ogni donna e ogni uomo sono chiamati ad acquisire come esseri umani. 
Gli attori iniziano a recitare alle 9, ripetendo più volte la loro parte. Dopo il prologo si snoda una sorta di “spoon river” delle donne, nel susseguirsi di storie che si ripetono: la donna pakistana sfigurata dall’acido, spunto di riflessione sulla condanna del genere maschile verso certe barbarie di “altre culture”, restando freddi, però, verso la violenza che anche in Italia fa una vittima ogni due giorni. Lo stupro di gruppo e il suo “dopo”, con le difficoltà di denunciare e lo strazio di affrontare un processo. La violenza domestica e i suoi esiti futuri, nelle coazioni a ripetere dei figli che l’hanno vissuta come normalità. Lo stalking, il susseguirsi dei volti e dei nomi delle donne spazzate via femminicidio. 
L'installazione artistica mette in scena una sorta di altra faccia “sperata” della stessa medaglia, che ne rovescia la drammaticità. La scenografia sviluppa un crescendo sulla bellezza dell’amore, prefigurando una relazione circolare in cui gli occhi dell’una si posano sullo sguardo dell’altro e viceversa, in un percorso paritario e complice.

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