Le motivazioni
di fondo per le quali nasce l’Associazione Nazionale come DoMus sono
profondamente legate a 3 aspetti:
• la libertà
di scelta da parte delle donne , delle famiglie e delle pubbliche autorità di
decidere in quale modo e con quale spesa allargare le opportunità di offerta di
servizi qualitativi rivolti ai bambini .
• il riconoscimento di un mutamento
profondo nelle attività lavorative dei genitori di bambini piccoli che hanno
gravi difficoltà nella loro organizzazione di vita lavorativa e privata ,con
una offerta molto limitata negli orari da parte dei pochi servizi tradizionali
esistenti .
• la necessità
di investire in termini di formazione e di innalzamento delle competenze nelle
professioni di aiuto e di educazione ,riconoscendo una importante funzione alle
competenze acquisite informalmente dalle donne e provvedendo ad una
certificazione delle stesse attraverso percorsi mirati e realizzati attraverso
il contributo di anni di ricerca e di esperienze concrete.
• Riteniamo
inoltre le imprese sociali e il terzo settore i soggetti che possono integrare
lo sforzo pubblico e compiere un'opera pionieristica nella creazione di nuovi
servizi e di nuovi mercati per i cittadini e per le amministrazioni pubbliche.
La nostra
maggiore preoccupazione è quella di sostenere processi di emersione del lavoro
nero che nei lavori di cura e di educazione è esorbitante e che è
indirettamente favorito da distorsioni e da legislazioni inadeguate e
assolutamente irrigidite in modelli di riferimento che non corrispondono alle
esigenze contemporanee . L’attività lavorativa della tagesmutter che secondo il
nostro modello si realizza all’interno di una realtà del non profit è basata su
una libera scelta sia rispetto alla professione attraverso una formazione
specifica, sia rispetto agli orari e al numero dei bambini che decide di
accogliere.
Per nessun motivo la tagesmutter potrà avere da parte dell’organizzazione di cui fa parte ordini di servizio o altre misure che possono ascrivere questa tipologia di lavoro a lavoro dipendente.
Per nessun motivo la tagesmutter potrà avere da parte dell’organizzazione di cui fa parte ordini di servizio o altre misure che possono ascrivere questa tipologia di lavoro a lavoro dipendente.
L’appartenenza
al mondo dell’economia sociale e ai suoi valori è per l’associazione una scelta
precisa, riteniamo infatti che tale forma di impresa sia quella che
maggiormente possa rappresentare ad
applicare pienamente la raccomandazione della Commissione del 2008
sull'Inclusione attiva –, integrando i suoi tre pilastri: un aiuto sufficiente
al reddito, mercati del lavoro in grado di favorire l'inserimento e i servizi
di assistenza; a stabilire quadri di riferimento giuridici in grado di
garantire un accesso a servizi sociali efficaci, di qualità e abbordabili nel
rispetto della regolamentazione dell'UE.
La
governance delle imprese sociali per norma sono democraticamente elette dalle
socie e spetta a loro la distribuzione delle risorse che entrano attraverso
servizi resi sia privatamente sia con contributi pubblici . Altri modelli sono
sicuramente possibili e noi non abbiamo interesse alcuno a contrastarli ,
possiamo nel caso dovessimo fare un confronto nel merito analizzarli alla luce
dei parametri chiaramente esplicitati.
La necessità
di normare anche attraverso un contratto il lavoro delle tagesmutter che
aderiscono a questo modello è stato molto impegnativo e il risultato è
scaturito da una esperienza di lavoro che deriva da oltre dieci anni di
sperimentazione concreta del modello che laddove ha avuto un sostegno pubblico
nell’abbattimento della quota ha dimostrato una sostenibilità ottimale.
Poiché sia
sul piano dei processi formativi e di ricerca pedagogica e educativa, sia sul
piano dell’organizzazione del lavoro noi non abbiamo il limite
dell’autoreferenzialità abbiamo la necessaria apertura mentale per confrontarci
con altri soggetti che con il medesimo impegno e con la medesima passione si
vogliano confrontare su questi temi.
Per chi volesse approfondire vi aspettiamo sul sito.
Antonella Panetta
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