Beninteso: le donne non sono un io indistinto. Esattamente come gli uomini: ognuna ha un'idea, una visione della società, del mondo, dei rapporti unica. Non esiste soluzione ai problemi e alla crisi che possa andar bene a tutte come a tutti. Ma tutte, da tempo siamo riuscite a far crescere nell’opinione pubblica l’idea che un mondo e le istituzioni, senza le donne, le loro idee, il loro contributo non possono rinnovarsi, cambiare, riallacciare quel dialogo e ascolto necessario. I partiti ne hanno preso atto e, soprattutto, non possono più prescindere dagli impegni per la democrazia paritaria a cui le pressioni delle donne li hanno condotti. Nelle liste di tutti, dunque, più che in passato, le candidate ci sono. E sono molte; anche se molte ancora in posizioni di facciata.
Qualche partito ne farà eleggere di più, altri meno, scegliendo la via furbesca di candidarle senza eleggerle. Le elettrici e gli elettori, col sistema del porcellum, potranno fare poco. Ma nelle tre Regioni, Lombardia, Lazio e Molise, chiamate a rinnovare consigli e governi regionali, la preferenza, anche se unica, c’è. Sappiamo tutte che lo scontro per il governo di queste tre regioni è uno scontro maschile.
Ma nei consigli regionali saranno le elettrici e gli elettorali a decidere chi dovrà rappresentarli. Invitiamo dunque non solo le donne, ma anche gli uomini stanchi come noi di vedersi rappresentanti da un solo genere, a dare il voto di preferenza ad una donna.
Ma nei consigli regionali saranno le elettrici e gli elettorali a decidere chi dovrà rappresentarli. Invitiamo dunque non solo le donne, ma anche gli uomini stanchi come noi di vedersi rappresentanti da un solo genere, a dare il voto di preferenza ad una donna.
A quella che per appartenenza politica, per battaglie di genere, per impegno politico e sociale sentiamo più vicina, più affidabile e capace.
Sono molte, hanno con coraggio e passione accettato una grande sfida e meritano l’appoggio di tutte e tutti!
Per questo siamo convinte che l’appello a votare donna oggi sia importante ed è tutt’altro che il solito appello in nome del politically correct.
Prima di entrare nel seggio leggiamo bene le liste delle donne che si candidano per le Regioni; alcune si presentano e si raccontano anche qui, sul nostro blog Politica Femminile Lazio, e qui, su Politica Femminile Lombardia. Appoggiamole e votiamole. Perché - anche se non tutte le donne sono all'altezza delle nostre aspettative - solo con più donne in politica, la politica ritroverà quel doppio sguardo di cui c’è un grande bisogno.
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