martedì 14 ottobre 2014

Dalla Regione Lazio: per promuovere pari opportunità un bollino "gender friendly" ai Comuni virtuosi

E' stata approvata dalla Giunta Regionale del Lazio una delibera che si propone di conferire un'attestazione Gender Friendly agli enti locali che dimostrano di incentivare la parità di genere nella cariche pubbliche e nel mondo imprenditoriale. Idealmente… un bollino tipo questo:
con l'intento di riequilibrare   i rapporti fra le opportunità date a uomini e donne. L'obiettivo verrà perseguito introducendo un sistema premiante che assegnerà una maggiorazione nei bandi della Regione Lazio attinenti all’integrazione e all’occupazione femminile, in modo da stimolare gli enti locali a mettere in atto politiche di genere per garantire il rispetto delle pari opportunità fra i generi. L'attestato, che durerà tre anni, sarà rilasciato, su richiesta, all’ente locale che potrà dimostrare di aver promosso azioni concrete. 
Un'iniziativa non improvvisata, ma che scaturisce da un processo che ha richiesto un iter di diversi anni - vedi qui il seminario di lavoro del 2010. Dice l'assessora Concettina Ciminiello, promotrice della delibera
Ancora una volta la Regione Lazio dimostra particolare attenzione al rispetto e alla diffusione di una cultura delle pari opportunità e del mainstreaming di genere. Grazie a questa nuova procedura riusciremo a individuare quegli enti virtuosi che conseguono l'integrazione tra le politiche di sostegno all'occupazione femminile con particolare attenzione al work-life balance, conciliazione tra tempi di lavoro e responsabilità familiari. L'Attestazione durerà tre anni e sarà rilasciata su richiesta dell'ente locale, verificata la presenza di alcuni indicatori, come il rispetto delle quote di genere nelle cariche elettive e nei ruoli apicali dell'Ente o la presenza di un assessorato alle Pari Opportunità. Inoltre saranno valutate le azioni volte a educare alla parità, al rispetto delle differenze di genere e al consolidamento di attività imprenditoriali al femminile. Fino alla presenza di sportelli donna, case rifugio, coworking e servizi dedicati all'infanzia, dagli asili nido a laboratori e ludoteche.

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