sabato 4 ottobre 2014

Vogliamo una Casa delle Streghe in ogni città

Da Roma un progetto di co-housing per vivere una vecchiaia rivoluzionaria si presenta all'Italia. In un incontro alla Casa Internazionale delle donne, a fine settembre, Thérèse Clerc, 85 anni e madre di quattro figli, ha raccontato come ha realizzato il suo progetto per cambiare l’immagine della vecchiaia, e il modo di viverla.
La “Maison de Babayagas”, aperta nei pressi di Parigi, è la madre di tutte le case delle streghe. Nata a Montreuil, ospita in co-housing 20 donne anziane; che hanno a disposizione piccoli appartamenti autonomi di 35 mq, al costo medio di 420 € al mese, dentro una struttura con molti spazi comuni, in cui la vita è organizzata attivamente, in stretta relazione con le attività sociali e creative del quartiere e della città. L’attivismo sociale è un elemento chiave per l’accesso alla casa, perché considerato necessario per invecchiare bene: “Le femministe invecchiano meglio per il senso dato alla loro vita, cosa che garantisce una migliore salute mentale; ma il progetto nasce anche da considerazioni di vita vissuta: quando ho assistito per cinque anni mia madre fino alla fine della sua vita è stata molto dura, avevo quattro figli che si sposavano, soffrivano e divorziavano; mi son detta che avrei fatto in modo che loro non dovessero affrontare la stessa esperienza”.  
Il concetto è dunque: invecchiare insieme, invecchiare meglio, farlo attivamente, sostenendosi reciprocamente, senza pesare sui figli e rendendosi partecipi della vita sociale. Nel febbraio 2013, dopo una battaglia durata 10 anni, Thérèse è finalmente riuscita ad aprire la sua “Maison de Babayagas” investendo 4 milioni di euro: pagati per metà da istituzioni pubbliche (fra cui il comune di Montreuil) e per l’altra metà attraverso un mutuo bancario "per servizi pubblici".  
Le linee guida della convivenza sono autogestione, in quanto la casa è governata da un “consiglio di amministrazione” eletto dalle abitanti; solidarietà, perché è uno spazio aperto al quartiere, in cui si organizzano attività con i giovani e gli immigrati; ecologia, perché è concepita secondo sistemi di risparmio, riutilizzo di risorse, consumi di prodotti a km zero.
Ma il suo vero segreto è: fiducia in sé stesse, fiducia nelle altre. E' questo il terreno meraviglioso in cui, solo, un simile progetto può fiorire ed espandersi. E lo fa: la “Maison de Babayagas” sta facendo scuola e ispirando ormai realtà simili in diversi paesi.  
Qualcuna su facebook già commenta: non vedo l'ora di diventare vecchia per andare alla Casa delle Streghe. Vogliamo una Casa delle Streghe in ogni città!

5 commenti:

  1. BELLISSIMO PROGETTO! Il mio blog PAROLA DI STREGA (tanto per dire...) è a disposizione. Firmato: la strega.

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    1. :) grazie della visita, dell'apprezzamento e della disponibilità: è così che anche idee nascoste possono diventare grandi progetti, sospinti dalla volontà di molti

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  2. Thérèse, compiuti tutti i propri compiti, se ne è andata!
    http://politicafemminile-italia.blogspot.it/2016/02/therese-clerc-la-donna-che-sapeva-amare.html
    lasciandoci un sacco di cose da fare... chi parte con la prima casa delle streghe in Italia??
    se sapete, fateci sapere.

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